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Autodifesa donne: le zone da colpire!

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AUTODIFESA DONNE: ECCO LE ZONE DEL CORPO CHE DEVI ASSOLUTAMENTE CONOSCERE e CHE NESSUNO PUÒ’ DIFENDERE!

Nella peggiore delle ipotesi, in cui la prevenzione non abbia sortito buoni risultati e in cui ci sia impossibilitata la fuga, si rende necessaria la difesa personale tramite l’uso della forza fisica. Questa è, e deve essere l’ultima spiaggia, la nostra ultima carta da giocare, quando non vi è nessun’altra alternativa in gioco. Qui entra in campo quello che si insegna in un corso di autodifesa donne. Se vuoi puoi leggere anche questo articolo; clicca qui

Lo scontro fisico dovrà allora essere il più rapido ed efficace possibile.

Dovremo infatti essere in grado di neutralizzare il nostro avversario velocemente, così da consentirci una successiva fuga.
Perché una autodifesa donne sia efficace è necessario allora sapere quali punti del corpo, se colpiti, consentano una rapida ed efficace neutralizzazione del nostro aggressore.

Si tratta di punti estremamente sensibili e/o delicati, delle vere e proprio “zone rosse”, che se colpite, a volte anche senza l’ausilio di particolare forza fisica, impossibilitano l’aggressore ad una qualsiasi reazione.
Andando più nel dettaglio, queste “zone rosse” sono 3:

  1. Occhi
  2. Gola
  3. Genitali

Gli occhi.

Gli occhi consentono uno dei cinque sensi dell’uomo, la vista.

Senza di essa un avversario è totalmente inoffensivo. L’occhio è un organo poco protetto e molto esposto all’esterno, nonché molto sensibile e irritabile. Questo vuol dire che, anche una persona dotata di poca forza fisica, può infliggere un danno o un fastidio agli occhi di un potenziale aggressore.

Una delle tecniche più efficaci nell’autodifesa è proprio quella di colpire con due dita, tipicamente i pollici o indice e medio, gli occhi dell’avversario. Essendo dei punti piccoli in ogni caso, questo tipo di difesa si predispone a distanze ravvicinate.

LA GOLA.

Parlando della gola invece, questa è un punto vitale in quanto permette il passaggio dell’aria ai polmoni, i quali a loro volta “alimentano” di ossigeno il nostro corpo.

Bloccare o colpire la gola inibisce il respiro e il nostro corpo ha bisogno di respirare.

Un colpo ben assestato alla gola toglie appunto il respiro e questo neutralizza qualsiasi avversario, sia esso più o meno grosso, più o meno forte. Tanto per fare un esempio pratico, un aggressore drogato presenta una soglia del dolore estremamente alta, questo vuol dire che qualsiasi colpo esso subisca, anche se estremamente doloroso, non gli impedirà di rialzarsi come se nulla fosse. L’unica soluzione per poter neutralizzare un aggressore drogato o ubriaco è quello di colpirlo alla gola con decisione e toglierli il respiro.

Non si tratta di causare un dolore tale da farlo desistere, ma proprio di inibire momentaneamente una funzione vitale.

I GENITALI.

Infine, la terza “zona rossa” sono i genitali.

Questa è una zona estremamente sensibile, essendo ricca di terminazioni nervose, e allo stesso tempo, estremamente vulnerabile. Il colpo ai genitali è considerato la tecnica di autodifesa per eccellenza. Questa ha il vantaggio di poter essere eseguita anche a distanze medio lunghe, nonché ravvicinate, potendo infatti infliggere il corpo tramite un calcio, piuttosto che una ginocchiata.

Per concludere è doveroso dire che, essendo punti estremamente delicati del corpo, è possibile arrecare danni permanenti all’avversario.

Ognuno è responsabile delle proprie azioni e deve perciò avere la lucidità necessaria in ogni momento per capire quando o se necessario infliggere certi colpi. Dopotutto non si può certo colpire una persona agli occhi solo perché ci ha insultato, ma d’altra parte potrebbe essere necessario in caso di vita o di morte.

Il corso “Le scarpe rosse” essendo nato per chi ha poco tempo, è stato studiato per fornire le sole cose necessarie ed efficaci in caso di aggressione. Durante il corso viene spiegato come colpire questi tre punti vitali con la giusta velocità e forza di impatto. E’ fondamentale alla fine del corso, ricordarsi poche cose ma indispensabili qual’ora tu subissi una violenza.

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